Uto
Olio su tela 200x200 cm
Descrizione
“Uto” è un olio su tela di grandi dimensioni e di formato quadrato. Si tratta di un quasi-monocromo, dove predomina il blu notte, che riempie lo spazio pittorico quasi nella sua interezza attraverso un gioco di sfumature, pennellature che creano movimento all’insieme, quasi fosse un’eruzione vulcanica di nubi piroclastiche. Solo il limitare inferiore, basamentale dell’opera, lascia spazio a una lingua chiara, un lembo di sabbia forse, o di terreno siderale, dove si definiscono due impronte, due ombre scure e lamellari, due sagome ellittiche che sono tracce di un passaggio non necessariamente antropomorfo.
Artista
Progetto
Collezione e Raccolta
Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione
SCHEDA TECNICA
Identificazione | Titolo | Uto |
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Tipologia | Pittura | |
Artista | Marrocco Franco |
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Data di realizzazione | 1999 | |
Collezione | Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione |
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Progetto |
Proprietà | Proprietario | Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università degli Studi di Siena |
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Data di acquisizione | maggio 2008 |
Specifiche | Supporto e tecnica | Olio su tela |
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Dimensioni | 200x200 cm |
Storia | “Uto” (1999) entra a far parte della Collezione della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università degli Studi di Siena nel maggio 2008, attraverso un comodato d'uso: Franco Marrocco era infatti in contatto con il prof. Massimo Bignardi, che aveva curato diverse sue mostre e scritto per lui, a partire dagli anni Ottanta. “Uto” è un dipinto in linea con le opere di Marrocco realizzate tra gli anni Novanta, in particolare: “Oltremare”, “Inseguimento” e “Come l'infinito si perde nell'aria” (1998), “Battiti d'ali” (1999); in generale, in linea con il “periodo blu”, quello degli abissi, delle profondità viscerali e dello spazio intersiderale, dove l'esplosione di colore si fa gorgogliante, lasciando però intravedere tracce informi, lamellari, tracce di un passaggio del tempo sul mondo. “Uto”, il cui titolo non significa niente, è un titolo-non titolo che nasce da un “incidente”, uno scherzo tra l'artista e un amico fotografo, è stato esposto presso la Reggia di Caserta (2000), nella mostra “Franco Marrocco”, a cura di Massimo Bignardi; a “Maree”, presso la Villa Rufolo di Ravello (2001); presso la Galleria Romberg di Latina (2003); nel Palazzo Comunale di Cassino e nella Villa Comunale di Frosinone (2005); presso il Museo Civico di Sora (2006). “Uto” è pubblicata all'interno di: M. Bignardi (a cura di), “Franco Marrocco”, catalogo della mostra (Palazzo reale, Caserta, 15 gennaio – 6 febbraio 2000), Graficart, Biassono 2000, p. 61; L. Caramel (a cura di), “Franco Marrocco”, catalogo della mostra (Palazzo Comunale e Biblioteca Comunale, Malatesta; Museo Archeologico Nazionale, Cassino, 10 settembre – 8 ottobre 2005), Graficart, Biassono 2005, pp. 14-15; M. Bignardi, “Franco Marrocco”, catalogo della mostra (Castello e Pila, Sartirana Lomellina, 26 novembre 2011 – 20 gennaio 2012; FraC, Baronissi, 10 marzo – 15 aprile 2012; MAC, Capua, 21 aprile – 3 giugno 2012), Nomos Edizioni, Busto Arsizio 2011, p. 92. |
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