Nuntius 96

acrilico e smalti su tela 45 x 65 cm

Descrizione

“Nuntius 96” è una tela di formato rettangolare dai toni scuri, con una finestra, un’apertura centrale, geometrica, che lascia intravedere i segni grafici colorati tipici dell’opera di Gianni De Tora degli anni Novanta: un alfabeto personale fatto di piccole L, T, linee e angoli acuti che vanno a disporsi in ordine sparso nello spazio a disposizione, quasi fossero caduti su una superficie piana. Ciò crea movimento e ritmo all’opera. La finestra centrale, dai colori squillanti arancione, verde, rosso, blu e bianco è anche capace di conferire luminosità alla composizione.

Identificazione Titolo Nuntius 96
Tipologia Mixed media
Artista De Tora Gianni
Data di realizzazione 1996
Collezione

Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione

Progetto
Proprietà Proprietario Scuola di specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Siena
Data di acquisizione ND
Specifiche Supporto e tecnica acrilico e smalti su tela
Dimensioni 45 x 65 cm
Storia “Nuntius 96” appartiene in tutto (cromaticamente, formalmente, concettualmente, tecnicamente) al corpus di opere di De Tora degli anni Novanta, realizzate in acrilico sia su tela che su legno. Si tratta della sua corrente più geometrica, affine alla precedente “Nuntius 95” (1995), per il tipo di segno grafico, sia con la coeva “Blue and black signs” (1996). Come ebbe a scrivere Pierre Restany, anni prima, nel 1984, in occasione della personale agli Antichi Arsenali della Repubblica di Amalfi, nella sua "Ode a De Tora", “NON SARA' MAI TOTALE/IL RECUPERO DELLA GEOMETRIA/UNA DOLCE ANGOSCIA ESISTENZIALE/SPALMA DI MIELE/LE PROSPETTIVE ESTESE ALLA ROTHKO/LA DIMENSIONE ONIRICA/ANIMA SOTTO FONDO LE STRUTTURE PALESEMENTE/ELEMENTARI/GLI SPETTRI GESTUALI/INCRINANO LA GRAVIDA MAESTÀ' DEI TRIANGOLI INVERSATI/STRANA ALCHIMIA DELLE PAROLE SUSSURRATE/SEMINANDO IL VIRUS DELL'IRONIA/ANTI-CORPO DELLA LOGICA DISCORSIVA”: parole che ben descrivono le geometrie, i segni, il lessico caratterizzante di De Tora anche nel decennio successivo.