Labirinti 1973-1995 Kaos per voce
Stampa fotografica 30 x 30 cm (40 x 50 cm incorniciato)
Descrizione
Il titolo dell’opera si ricollega alla composizione di Daniele Lombardi Kaos, per voce e live electonics, del 1992; questi la definisce “labirintica”, con passaggi dal grave all’acuto; iconograficamente però questa stampa ricorda molto un’immagine proiettata dall’artista durante le performance di Costellazione, composizione del 1978. Forse il titolo giusto dell’opera in esame è in realtà quello attribuito all’opera dal numero di inventario 80A, ovvero Labirinti 1975-95 Costellazione (per pianoforte), sempre di Daniele Lombardi e nella stessa Collezione della Scuola di Siena; può esserci stato uno sbaglio nel tempo. Per “costellazione” Lombardi intende un microcosmo grafico, una sorta di carta del cielo in cui le caselle indicano la minima unità dell’evento, i punti rappresentano le stelle – i più piccoli sono le note singole mentre i più grandi sono i cluster di due o più note – ; la quadrettatura è stata inserita per evitare una sensazione di horror vacui. La prima lettura da parte dell’esecutore procede per fasce parallele, da sinistra a destra e dall’alto verso il basso, poi diventa libera, il pianista può anche saltare tra una casella e l’altra, senza però tornare su percorsi già seguiti. Il foglio può poi essere ruotato tre volte ma il primo verso di lettura è quello indicato dalla freccia. L’esecuzione minima secondo l’artista è di circa quaranta minuti, ma può durare anche molte ore ininterrottamente. Il progetto di Lombardi è di realizzare molte mappe di costellazioni, carte del cielo, planetarii, riprodotte su antichi libri di astrologia e astronomia.
Lombardi, nel Concerto Intermedia tenutosi nella Certosa di Pontignano il 24 agosto 1995 e promosso dall’Accademia Musicale Chigiana, presenta sia la composizione Kaos che Costellazione, insieme ad altre.
Artista
Progetto
Collezione e Raccolta
Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione
SCHEDA TECNICA
Identificazione | Titolo | Labirinti 1973-1995 Kaos per voce |
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Tipologia | BozzettoDisegno | |
Artista | Lombardi Daniele |
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Data di realizzazione | 1995 | |
Collezione | Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione |
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Progetto |
Proprietà | Proprietario | Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici, Università degli Studi di Siena |
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Data di acquisizione |
Specifiche | Supporto e tecnica | Stampa fotografica |
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Dimensioni | 30 x 30 cm (40 x 50 cm incorniciato) |
Storia | Anche quest’opera, la terza di Lombardi, in ordine di inventario, appartenente alla Collezione della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici di Siena, potrebbe condividere con le altre due la storia del suo arrivo alla Scuola, per richiesta del direttore Enrico Crispolti; infatti la Scuola dal 2002 ha voluto raccogliere donazioni da parte degli artisti, soprattutto di opere grafiche; il primo lotto si data dalla primavera del 2002 con la donazione di opere da parte degli artisti partecipanti a "Carthusia 2002. Territori", mostra organizzata dalla Scuola di Siena. I rapporti tra l’artista e la Scuola in quegli anni erano stretti, infatti questi l 22 gennaio 2002 ha ivi tenuto una lezione dal titolo La musica del Futurismo (con esemplificazioni) e il 15 gennaio 2003 l’esibizione-seminario Immagine e Suono/ Suono e Immagine 2 [1]. Kaos è il nome di una composizione dell’artista per voce e live electronics del 1992, suonata da Lombardi nel 1998, durante il Concerto Intermedia a Prato (Prato, Piazza del Comune, 24 settembre 1998): questo brano fa parte di un altro Concerto Intermedia, L’Ora Alata, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio e realizzato nell’estate del 1992 per l’inaugurazione della sculture-teatro all’aperto di Beverly Pepper, nella Villa di Celle di Santomato. La parte live era stata realizzata dall'artista nel Centro Tempo Reale di Firenze con la collaborazione di Francesco Giomi. La scrittura vocale di Kaos segue un percorso definito da Lombardi labirintico, per il quale egli si è ispirato al disegno di André Le Nìtre per Versailles; la voce passa dal grave all’acuto e sono impiegati anche ideogrammi e lettere di forme e dimensioni variabili. Sembra però esserci un rapporto anche con la composizione di Lombardi Costellazione, del 1978: l’artista l’ha realizzata come performance per pianoforte e dia/programma a Como, in occasione dell’Autunno musicale, il 4 ottobre 1979, a Prato, nell’evento Suono/Gesto/Segno, il 29 giugno 1979 e nel Concerto Intermedia in Piazza del Comune il 24 settembre 1998; i primi due riferimenti sono nel catalogo della mostra Il rumore del tempo. Un’antologia di segno/gesto/suono (Prato, Palazzo Novellucci, Luglio 1983) e come immagine della performance ne viene indicata una del tutto simile a questa, e accanto ne viene mostrata un’altra molto simile, dal titolo Costellazione per pianoforte (1978, Roma, Forma. China su carta lucida, 50x50 cm). La descrizione che Lombardi dà di “costellazione” sembra coincidere con l’iconografia di Labirinti 1975-1995 Kaos per voce (n. inv. 80C): data questa circostanza, può darsi che il titolo dell'opera in esame fosse quello erroneamente attribuito all’opera dal numero di inventario 80A, ovvero Labirinti 1975-95 Costellazione (per pianoforte), sempre di Daniele Lombardi e nella stessa Collezione della Scuola di Siena. Sembra infine che le composizioni citate, Kaos e Costellazione, siano state entrambe presentate nel Concerto Intermedia di Lombardi presso la Certosa di Pontignano, promosso dall'Accademia Musicale Chigiana e tenutosi il 24 agosto 1995. Grazie alla consulenza dell’ex direttore e professor Massimo Bignardi si sa anche che nell’autunno del 2015 è stato fatto il trasloco della Scuola da Villa Glicine a Palazzo di San Galgano e al deposito delle Scotte, sotto la sua direzione, ma la maggior parte dei materiali è stata trasportata solo successivamente. Non si sa quando questa e le altre due opere di Lombardi (nn. inv. 80A, 80B) siano giunte al Rettorato, ma da alcuni documenti dell’archivio della Scuola di Siena si evince che in data 26 giugno 2017 non sono presenti tra le opere trasportate al Rettorato; da un altro documento, inoltre, sembra che queste tre opere fossero nella sede della Scuola nel Palazzo di San Galgano, v. Roma 47, in data 24 febbraio 2018; quindi sono giunte al Rettorato dopo questa data. [1]Cfr. La Diana, Annuario della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Siena, Anno VIII-IX-X-XI, Silvana Editoriale, Milano 2006, pp. 258, 260. |
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