Dritto e traverso

Olio su carta 54 x 39 cm

Descrizione

“Dritto e traverso” è un olio su carta di piccole dimensioni, che rimanda alla tecnica, utilizzata da Catelani tra la metà degli anni Novanta e inizi del terzo millennio, di stesura del colore tramite un telaio serigrafico. Si ha qui una composizione astratta di linee ortogonali e intrecciate, una trama di colori vivaci e netti (giallo, rosso, arancione, verde, azzurro, violetto), con un richiamo, anche se non esaustivo, ai colori dell’arcobaleno. Le linee, di spessore e lunghezza variabile, trovano a volte sovrapposizioni le une con le altre, creando campiture più o meno ampie e gradazioni di colore.

Identificazione Titolo Dritto e traverso
Tipologia Pittura
Artista Catelani Antonio
Data di realizzazione 2000
Collezione

Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione

Progetto
Proprietà Proprietario Scuola di specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Siena
Data di acquisizione 2005
Specifiche Supporto e tecnica Olio su carta
Dimensioni 54 x 39 cm
Storia L'opera “Dritto e traverso”, datata 2000, entra a far parte della Collezione della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università degli Studi di Siena nel 2005, come donazione a seguito di un seminario tenuto da Catelani agli studenti della Scuola, su invito di Enrico Crispolti. Il rapporto tra l'artista e il direttore della Scuola era già attivo da tempo, fin da quando Catelani partecipò e vinse, ex-aequo, il terzo premio al XXXIII Premio Suzzara (1993). Il lavoro non è mai stato esposto, né pubblicato: probabilmente si tratta di una carta proveniente da una serie che l'artista stava sviluppando in quegli anni: nel catalogo omonimo “Dritto e traverso”, pubblicato in occasione della personale presso la Galleria Gianluca Collica di Catania (1999), è infatti presente una di tali carte, “Dritto e traverso”, un olio su carta di 35 x 25 cm del 1999, dove ritorna l'incrocio di linee di diverso spessore e dimensioni sui toni dell'arancione. Per la scelta cromatica e per la tecnica di esecuzione, l'opera in collezione presso la SSBSA rimanda inoltre ai grandi quadri a olio su tela del 2000: un periodo in cui Catelani pone particolare attenzione al processo pittorico, scegliendo di utilizzare una tecnica di stesura cromatica mutuata dalla stampa. Attraverso l'uso di un telaio serigrafico, l'artista porta la sua pittura alla piattezza estrema, alla spersonalizzazione del gesto pittorico e alla scomparsa della texture. “Dritto e traverso” pare così collocarsi a metà strada tra “Trapezio” (2000), “Talea” (2001-2003), “Ipercromo” (2002) e le successive varianti di intrecci in tela rappresentati da “Reziario” (2006). In questa ultima serie torna lo stesso reticolo di “Dritto e traverso”, ma la griglia modernista qui si ammorbidisce e diviene tridimensionale: si flette, crea ombre e movimento alla composizione; in poche parole fuoriesce dalla bidimensionalità del foglio (o della tela), in una sorta di estensione geometrica nello spazio, quasi come se l'elemento reticolare andasse ad abitarlo.