Costruzione larvale
olio e grafite su carta 42 x 30 cm
Descrizione
L’opera presenta uno spaesamento spaziale dinamico larvale realizzato mediante una semicancellatura.
È stato impiegato un olio magro, diluitissimo, che quasi cancella una preesistente struttura a grafite.
La struttura pseudo-architettonica di base forma una specie di labirinto grafico (una possibile pianta di città o metropoli), un’architettura-archetipo vista dall’alto, soggetto già sviluppato a partire dagli anni ’80 nei dipinti ancora espressionisti e materici (ad esempio “Sovrastato”, 1986, olio su legno, 105 x 70 cm, presentata alla personale del 1987 presso il Break Club e pubblicata sul catalogo).
L’opera in oggetto presenta affinità con “Struttura mistica”, che interessa una pagina di un libro ricoperto esternamente di tinte rosse/nere presente nello studio dell’artista (scrigno di libri d’artista, registri di presenze dell’Accademia completamente imbevuti di colore e creazioni e persino cataloghi di stoffe ripensati artisticamente).
Artista
Progetto
Collezione e Raccolta
Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione
SCHEDA TECNICA
Identificazione | Titolo | Costruzione larvale |
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Tipologia | Pittura | |
Artista | De Luca Michele |
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Data di realizzazione | 1991 | |
Collezione | Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena | Collezione |
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Progetto |
Proprietà | Proprietario | Scuola di specializzazione in beni storico artistici dell'Università di Siena |
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Data di acquisizione | s.d. |
Specifiche | Supporto e tecnica | olio e grafite su carta |
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Dimensioni | 42 x 30 cm |
Storia | Quest’opera fa parte di una serie di disegni-pitture (ripresi in seguito negli anni 2000): l’artista ha voluto lavorare sulla carta nel solito modo in cui lavora sulle lastre di metallo (alluminio) che dagli anni '80 impiega nella costruzione di parte dei dipinti. La solita scivolosità che gli procura l'alluminio, perfettamente impermeabile, l'ha ritrovata in questa carta leggerissima non assorbente: questa qualità del colore liquido, in sospensione con la trementina, gli occorre per dare un senso d'incompiutezza, di continuo slittamento dell'immagine, che evoca così un evento temporale e visivo di sostanziale inafferrabilità. Nell’anno di realizzazione dell’opera si tenne "Emergenze attuali nella ricerca" a cura di Enrico Crispolti in occasione del ciclo di mostre di artisti contemporanei presso l’Aula Magna del Nuovo dipartimento (Siena, Via Roma 56). |
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GALLERIA FOTOGRAFICA