Pace Achille
Informazioni
“Non ho mai raccontato ai miei amici del forte sodalizio che unì me al grande maestro del tonalismo romano Mario Mafai… Tono, luce, spazio erano gli elementi fondanti del nostro lavoro, che precedettero le mie esperienze, prima informali e, poi, di superamento dell’informale. Questo mio progredire nella ricerca entusiasmò molto Mafai… Un grande orgoglio per me che vedevo un grande artista avvicinarsi così convintamente al mio lavoro. Confesso che le mie esperienze figurative furono ispirate profondamente dalle opere figurative di Mafai il cui cromatismo acceso mi affascinava e mi esaltava” (Achille Pace, La poesia nell’arte di Achille Pace, in “zonadidisagio.wordpress.com”, 6 novembre 2017).
Achille Pace (Termoli, 1923) si trasferisce a Roma nel 1935 con la famiglia. Pochi anni dopo, a partire dal 1943, inizia a dipingere in particolare paesaggi con riferimenti espressionisti: in anticipo, dunque, rispetto al viaggio in Svizzera del 1957, che lo porterà a conoscere direttamente l’espressionismo tedesco e l’opera di Paul Klee.
Il dopoguerra diviene ben presto, per Pace, terreno di sperimentazione della pittura informale, soprattutto a seguito dell’influenza dell’Action Painting americana. Dopo la morte di Jackson Pollock nel 1956, l’artista inizia a utilizzare i materiali tessili come linguaggio e unisce la tecnica dell’assemblage alla sua pittura che non è più solamente gestuale: spesso ricorre il filo su sfondo monocromo. In questo stesso anno è databile la sua prima personale presso la Galleria Giardino di Lugano.
Nel 1960 fonda il Premio Termoli, un fertile luogo di discussione internazionale sulle tendenze artistiche coeve.
Dal 1962 al 1964 è impegnato nella sperimentazione dell’arte informale, partecipando al “Gruppo Uno”, di cui è fondatore con con Biggi, Carrino, Frascà, Santoro e Unicini. Nel 1963 partecipa alla collettiva Scelte e Proposte, organizzata al Castello Cinquecentesco dell’Aquila con il “Gruppo Uno”, e con la partecipazione fra gli altri di: Nanni Balestrini, Alfredo Giuliani, Elio Pagliarani, Antonio Porta, Edoardo Sanguineti e Cesare Vivaldi per la letteratura e di Berio, Bussotti, Chiari, Clementi, Evangelisti, Nono, Vlad, Stockausen e Wols per la musica.
Nel 1974 partecipa alla X Quadriennale d’Arte di Roma, per poi essere invitato alla Biennale di Venezia (1980-82) ed esporre a Mosca e Leningrado nell’ambito della mostra Orientamenti dell’arte italiana: 1947-1989, nel 1989, rivolgendosi in particolare al recupero della materia.
Achille Pace è stato titolare della cattedra di Decorazione Pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte di Roma.
Negli anni, collabora con poeti e altri artisti alla realizzazione di cataloghi ed edizioni d’arte, come: Toledo [Ohio] was very beautiful, con testo di Piero Bigongiari e 4 acqueforti originali di Achille Pace (1982); Materiale comune, con sei tavole di Achille Pace e testo di Francesco Muzzioli (1999); con Raymond Andre per Segnali d’ombra/ Achille Pace. Segni per una poesia (1999); con Anna Cascella Luciani per I semplici. 1989, con due incisioni di Achille Pace (2002); infine in Ettore & Achille. Achille Pace, Ettore Consolazione, con poesie di Mario Lunetta e appunti di Bruno Aller (2006).
Tra le principali mostre, personali e collettive:
1962 – Galleria Passeggiata di Ripetta, Roma, presentazione di E. Crispolti
1974 – Galleria “Marcon IV” di Roma (mostra antologica)
1977 – Spoleto, Palazzo Ancaiani, mostra antologica nell’ambito del Festival dei Due Mondi. Scritti in catalogo di A. Calderara, V. Sheiwiller, L.V. Masini, S. Sinisi
1980 – mostra Il Tempo del Museo Venezia organizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con la Biennale di Venezia
1981 – mostra collettiva curata da Nello Ponente al Palazzo delle Esposizioni di Roma Linee della Ricerca Artistica in Italia 1960-1980
1982 – XL Biennale di Venezia
1985 – mostra antologica alla Galleria Civica di Ascoli Piceno Il Filo della coerenza con scritto in catalogo di Giulio Carlo Argan
1988 – Galleria Civica di Paternò nella mostra Index curata da Francesco Gallo
1990 – viene invitato da Maurizio Calvesi per la mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma, Roma Anni Sessanta
1990 – mostra antologica organizzata dal Comune di Paternò, Infinto e Infinito curata da Francesco Gallo
1997 – viene nominato membro della Accademia Vaticana di Lettere ed Arti dei Virtuosi al Pantheon
1998 – mostra Gruppo Uno curata da Patrizia Ferri e Luciano Caramel presso la Galleria Civica di Termoli
2003 – mostra Cinque Maestri dell’Astrattismo Italiano del ‘900 con gli artisti Boille, Bonalumi, Castellani, Pace, Perilli; presentata da Claudio Strinati presso la Galleria Civica di Termoli
2013 – Galleria Civica d’Arte di Termoli, mostra Plus Ultra curata da Francesco Gallo
2015 – mostra antologica presso la Galleria “Fontanella Borghese” di Roma
2017 – mostra antologica Sul filo del discorso presso La stanza degli ospiti di Settimopiano atelier e centro indipendente di produzione culturale diretto da Michele Porsia e Maxim Gostyuzhev
2018 – Riflessi e nodi liberi mostra dedicata agli allievi di Achille Pace con opere di Achille Pace, Marbel, Ivana Sfredda, Irene Russo, Michele Porsia, Gianluca Ragni, Roberta Caruso