Marano Ugo
Informazioni
Ugo Marano (Capriglia di Pellezzano, SA, 1943 – Cetara 2011) studia materie artistiche a Roma e Ravenna (Accademia del Mosaico, Accademia del Nudo), dove partecipa anche ai restauri di mosaici del V secolo.
Espone in personali ad Amalfi, Salerno, Capriglia, Roma, Firenze, Milano, ma anche in Francia; numerose anche le collettive, sia in Italia che all’estero: Spagna, Belgio, Germania, Francia.
Dalla metà degli anni Sessanta, inizia la sua produzione artistica dedicandosi alla realizzazione di
mosaici e poi anche a sculture in legno, metallo, fra cui la lamiera di ferro, e in ceramica. Realizza
numerosi oggetti decorativi, d’uso o da esposizione, in una ricerca inventiva e provocatoria che si pone in
antitesi alla tecnocrazia della società. Realizza anche disegni, dipinti, piccoli libri a tiratura limitata, piani
orizzontali, come l’Antipavimento del 1969 o il Pavimento sonoro del 1996. Nelle sue opere spesso
compaiono animali, piccoli umani dal sapore fantastico [1], scritte con quelle che sembrano delle morali, come in Ricordati di amare (ferro, cemento, mosaico, 75x69x56, 1975), o con riferimenti erotici. Si
impegna anche nella comunità, intervenendo con la sua arte sulle città di Salerno, con la
Fontana felice, o i progetti per Ferrara e Potenza; egli è infatti esponente di una tendenza
artistica ambientale della Campania. Nel 1975 costituisce con Mario Chiari, Antonio Davide e Giuseppe
Rescigno il “Gruppo Salerno 75”, con cui si dedica alla “gessificazione”, ovvero alla riproduzione in
calchi di gesso di particolari architettonici, accostati poi agli edifici originali. [2]
Marano si pone l’obiettivo di far riflettere il cittadino contemporaneo e di trasportarlo nell’“isola felice” della sua immaginazione.
[1] Alcune delle sue sedie scolpite ricordano alla lontana le Statue stele della Lunigiana.
[2] Cfr. http://www.giusepperescigno.it/2016/06/05/gessificare/