Luzzi Enrico

Informazioni

Enrico Luzzi nasce nel 1950 a Roma, città dove vive e lavora. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia delle Belle Arti, a partire dagli anni Settanta lavora sia per il cinema che per il teatro, come scenografo. È uno degli artisti della “Nuova Scuola Romana” degli anni Ottanta, che comprende anche Bruno Ceccobelli, Gianni Dessi, Giuseppe Gallo, Nunzio di Stefano, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, gruppo che si colloca sulla scia della post-astrattismo, del “ritorno alla pittura”, del superamento dell’arte concettuale e minimal. Dal retaggio dell’avanguardia, sembra provenire l’uso di dotare alcune sue
opere di un testo di accompagnamento – o al centro, come unico soggetto – come nella serie Il popolo del
blues.
L’arte grafica e pittorica di Luzzi si basa su forme e figure, quasi sagome ritagliate, solitarie, che
sembrano provenire dal mito, da un’era antica, e che si fanno protagoniste dell’opera in quanto lo sfondo
è quasi sempre mancante. L’atmosfera sembra magica e quasi metafisica e i colori, arcaici, spesso poco
vividi, e la luce danno l’idea di densità e compattezza: un campo di forze si muovono dentro e sulla
superficie. Vi è un’armonia che governa l’opera, che sembra però implodere e al contempo rilassarsi nella
forma finale della figura; l’intera composizione è dominata insieme da energia e immobilità, tempo e
spazio. Uno dei suoi soggetti preferiti è il toro, che ricorda le caverne preistoriche, alle origini quindi della
storia, che veniva raffigurato inarcato come fosse agitato da un’interna implosione. [1]
Luzzi realizza alcune mostre personali, la prima nel 1976 alla Galleria Ferro di Cavallo a Roma, e poi a
Milano, a Roma alla Galleria Sargentini, ad Ancona, a Matera, ecc.; partecipa anche a varie mostre
collettive, tra cui La nuova scuola romana, testo del catalogo a cura di Maurizio Calvesi (Graz, Galleria
Bleich-Rossi, 1985); Anniottanta, a cura di Renato Barilli e Flavio Caroli (Bologna, Galleria Comunale
d’Arte Moderna, 1985); Post-astrazione, testo del catalogo di Flavio Caroli (Milano, Rotonda della
Besana).

 

[1]Dalle parole di Achille Bonito Oliva e Flavio Caroli, cfr. Enrico Luzzi: festini di pietra, con un testo di Achille Bonito Oliva, Fabio Sargentini, Associazione culturale L’Attico, Roma 1985; Flavio Caroli (a cura di), Post-astrazione, catalogo della mostra (Milano, Rotonda di via Besana, marzo-aprile 1986), Electa, Milano 1986.