Brook Federico
Informazioni
Nato a Buenos Aires nel 1933, Brook si laureò in Belle Arti a La Plata e nel 1960 a Roma dove la Galleria del Babuino organizzò la sua personale, la prima di una lunga serie di mostre (Bolzano 1964, Roma 1969, Porto Ercole 1970, Torino 1972, Caracas 1973).
Nel 1978 apparve a Zurigo, nel 1979 Elverio Maurizi curò Macchine cosmologiche a misura d’uomo a Macerata, nel 1980 si tenne la personale a Fabriano.
Il poeta Carlo Villa pubblicò poesie dedicate alla sua opera in occasione della mostra Brook/sculture e disegni a Roma nel 1982.
Nel 1990 a Buenos Aires fu introdotto da Argan e da un testo di Simonetta Lux mentre nel 1992 per la personale di Genova presentò nuvole in marmo.
Nel 1995 Luigi Malerba lo introdusse a Roma; cinque anni dopo era nuovamente a Buenos Aires e nel 2009 si mostrò in Un coro di nuvole, mostra introdotta da una poesia di Bruno Aller.
Nel corso della sua attività artistica aderì a molti eventi culturali: per l’Esposizione Italia ’61 di Torino realizzò due opere per il Palazzo del Lavoro e allestì una personale a Spoleto per il Festival dei Due Mondi.
L’anno seguente, per la XXXI Biennale di Venezia, concepì cinque Figure Spaziali.
Partecipò alle rassegne Visión 12 – Omaggio a Lucio Fontana all’Istituto Italo Latino-americano di Roma e alla V Biennale d’Arte del Metallo di Gubbio con tre opere cinetiche.
Prese parte alla rassegna di Scultura Internazionale della XXXVI Biennale di Venezia del 1972 con l’opera Piano spaziale S4/71.
Nel 1975 espose alla IX Rassegna Internazionale d’Arte di Acireale e l’anno seguente era all’Expo di Bari con la mostra Omaggio all’America Latina.
Nel 1977 alla Quadriennale di Roma presentò Nuvole in gabbia e aderì alla rassegna Scultori e artigiani in centro storico, organizzata dal Comune di Pietrasanta contro il golpe militare in Cile del 1973.
Nel 1983 presenziò alla mostra Quatres artistes Latino-Américains en Italie all’Éspace Latino-Américain di Parigi.
Nel 1986 era presente ad Arte contemporanea latino-americana/Giovani e Maestri, alla Biennale di Barcellona, alla II Biennale dell’Avana e a Parigi.
Partecipò alla II Biennale Internazionale di Scultura di Toyamura e in occasione della IV Rassegna Internazionale di Scultura all’aperto La pietra e il mare di Riccione (1994) realizzò il monumento Nuvola astronomica.
Numerosi i successi raggiunti tra i quali il concorso internazionale del 1965 per la realizzazione del monumento alla Resistenza partigiana a Genazzano, il concorso bandito dal Ministero di Grazia e Giustizia per l’arredo urbano dell’area del carcere di Civitavecchia per cui realizzò nel 1993 la scultura Nuvola sdraiata; nel 1996 vinse il concorso indetto dal Ministero dei Trasporti con Nascita della ruota e risultò vincitore del Concorso internazionale del Ministero di Grazia e Giustizia con Il tempo della memoria da porre dinnanzi alla casa circondariale di Terni; nel 2004 si aggiudicò il concorso del Ministero di Grazia e Giustizia per un monumento a Perugia.
Tra le opere più prestigiose realizzate si possono menzionare La Sapienza, da sistemare nello spazio antistante la Scuola Unificata della Repubblica di San Marino, i rilievi del battistero della Chiesa di San Martino Papa e la Macchina Spaziale per la nuova sede RAI a Roma.
Tra il 1969 e il 1970 realizzò la Struttura spaziale S71/IMI inserita nella nuova sede dell’Istituto Mobiliare Italiano all’EUR a Roma dove tra il 1973 e il 1974 costruì la vasta superficie del soffitto per il nuovo edificio del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.
Per iniziativa del Comune di Roma espose grandi sculture che alludevano al terrorismo delle dittature militari in America Latina.
Nel periodo 1980-81 eseguì vetrate e Tevere per la sede del Ministero degli Interni.
Nel 1997 in Portogallo realizzò il monumento Nuvola di Santo Tirso.
Nel 1999 per la stazione della metropolitana Repubblica ultimò un mosaico Nuvola-cometa, all’interno del progetto ideato da Piero Dorazio, e trascorse un periodo in Corea del Sud a Pu Yo, dove scolpì il monumento Arco della Pace nel quadro del I Simposio Internazionale di Scultura.
Nel 2008 progettò il Monumento a Jorge Luis Borges a Lisbona inaugurato da José Saramago.
Per quel che concerne il rapporto con Enrico Crispolti, occorre menzionare la mostra tenutasi a Trento nel 1972, l’esposizione di alcuni gioielli nella rassegna Macerata Immaginazione Aurea e Nubes de color presso il Centro Cultural Borges di Buenos Aires nel 2001.
Nel 2008 consegnò le Nuvole di Brufa, la cui inaugurazione viene accompagnata da una mostra antologica presentata proprio dallo stesso Crispolti.
Negli ultimi anni ha preso parte alla XVII Esposizione Internazionale d’Arte. Artisti per Epicentro (Barcellona Pozzo Di Grotto – Messina – 2010); l’anno seguente era presente nella Rassegna Internazionale di Scultura di Roma mentre nella primavera del 2018 è stato protagonista in Federico Brook – Ricerche Spaziali 1962-1982 presso la Galleria del Cembalo.
Nello stesso periodo ha aderito a La galleria Studio Farnese: il segno dell’arte cinetica e il rapporto tra arte, architettura e industria nella Roma del ’68.
Le opere di Brook, nominato commissario alla Biennale di Venezia negli anni 1964, 1968, 1972, 1988 e 1990, si trovano in collezioni pubbliche – quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museo Ca’ Rezzonico di Venezia, Gallerie Comunali di Macerata, Anticoli Corrado – e private (in Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Messico, Panama, Perù, Repubblica di San Marino, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Uruguay e Venezuela).
Vive tra l’Italia e Buenos Aires.
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